MotoGP, Jorge Martin sicuro: “Vinales non sembra competitivo”
Jorge Martin 2° alla fine del venerdì di MotoGP al Sachsenring. Il pilota Pramac al lavoro sui dettagli per puntare alla pole e alla vittoria.

Jorge Martin chiude con il secondo crono il venerdì di libere al Sachsenring, a circa tre decimi da Maverick Vinales che è stato il più veloce. Il leader del campionato MotoGP continua a lavorare per migliorare le prestazioni della sua Ducati Desmosedici GP24 e puntare alla vittoria. Il pilota Pramac ha suscitato particolare attenzione nella prima sessione di prove libere: il suo airbag si è aperto per un problema di software.
Al Sachsenring il segreto è la gomma
Le difficili condizioni meteorologiche non hanno ostacolato il madrileno, che a fine giornata ha assicurato di avere una configurazione ottimale. “È stata una giornata positiva, un po’ strana con così tanto vento, è stata difficile essere costanti, però mi sono trovato bene fin dal mattino. Non è stato come al Mugello o ad Assen, dove ho dovuto fare cambiamenti drastici in cui si perde molto tempo. La moto funziona e bisogna semplicemente toccare i dettagli per migliorare“.
Il weekend tedesco metterà a dura prova la strategia gomme, già a cominciare dalla MotoGP Sprint, dove bisognerà valutare attentamente le temperature. “La gomma media era un un po’ troppo morbida e quella dura era troppo freddo“, ha spiegato Jorge Martin. “Non ho guidato con le stesse gomme degli altri. Quando montano le nuove, i cambiamenti di posizione non sono reali. Non è stato un disastro, sono felice, ho provato tutte le gomme e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Nel primo tentativo di time attack perdevo tre decimi e quasi rimanevo vicino a Maverick. Consumiamo molta gomma anteriore e questo sarà fondamentale qui”.
Stamane Jorge Martin proverà a rincorrere la pole position, con le idee ben chiare per limare ancora altri decimi. “C’è una curva in cui perdo molto tempo rispetto a Pecco e Marc, per il resto mi sento abbastanza a mio agio… Maverick ha fatto un gran bel tempo con la gomma nuova, ma con le Michelin non si sa mai se, all’improvviso, hai un brusco calo. Ma in termini di ritmo lui non sembra così competitivo, invece penso che io e Pecco abbiamo un passo in più. Ho visto anche che Pecco, nel secondo tentativo, non è riuscito a migliorarsi, le gomme stavano cedendo, soprattutto quella davanti. Sarà fondamentale capirlo in Q2”.
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