MotoGP, il verdetto di Casey Stoner: “Fu colpa di Valentino Rossi”
Casey Stoner ritorna sulla rivalità tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Il verdetto dell'ex pilota MotoGP mette (forse) tutti d'accordo.

Con la firma per il team Ducati ufficiale Marc Marquez cerca di riconciliarsi con una parte dei tifosi italiani. Dopo le schermaglie con Valentino Rossi nel 2015, a distanza di dieci anni, prova a conquistare il cuore del motociclismo tricolore. Durante la presentazione della squadra impegnata in MotoGP, in tanti hanno chiesto foto e autografi con il campione spagnolo, accolto alla grande dai fan presenti in Trentino. E su quanto accaduto in passato ritorna a parlare l’ex ducatista Casey Stoner.
La rivalità Rossi-Marquez
Destino vuole che Marc Marquez condividerà il box con Pecco Bagnaia, allievo e grande amico di Valentino Rossi. Secondo alcuni questo basterebbe a minare la buona atmosfera nell’ambiente Ducati creatasi negli ultimi anni. Diversa l’opinione delle alte cariche di Borgo Panigale, certi che entrambi sapranno migliorarsi a vicenda senza creare troppe tensioni. Finora abbiamo assistito a sorrisi, abbracci e strette di mano, quando il campionato MotoGP entrerà nel vivo avremo la prova del nove.
Nonostante sia passato un decennio dall’accaduto, con Valentino Rossi che non ha mai perdonato il comportamento di Marc, costatogli il decimo titolo mondiale, l’argomento ritorna periodicamente attuale. In concomitanza con la presentazione della Ducati, Casey Stoner ha potuto esprimere la sua opinione sul conflitto tra i due titani della MotoGP, imputando ad entrambi le responsabilità. Ma punta l’indice in particolar modo sul pilota di Tavullia nel podcast Ducati Diaries. “Fino a un certo punto Marc Marquez meritava di essere criticato. È stato coinvolto in quella rissa. Ma la gente dà la colpa a Marc di tutto, dimenticando che è stato Valentino a dare inizio a questo confronto“.
Le responsabilità di Valentino
Stoner imputa a Rossi la “guerra” mediatica scatenata in conferenza stampa prima del GP della Malesia 2015. D’altronde il Dottore è sempre stato un asso della comunicazione e le sue parole hanno fatto subito il giro del mondo, con l’eco che si propaga ancora oggi. “Marc è Marc, lo abbiamo visto fare in tutte le sue gare, ma è stato Rossi a scatenare una guerra di parole. Sono andati d’accordo finché Valentino non ha iniziato a parlare ed è stato allora che Marc ha reagito, perché non gli piaceva quello che aveva sentito. Alla fine è esploso tutto e quello che molti sembrano dimenticare è che è stato Rossi a provocare l’incendio“.
La leggenda australiana della MotoGP conosce molto bene Valentino Rossi. Per molti anni hanno lottato per il titolo mondiale, nel 2007 con Ducati e nel 2011 con la Honda ha avuto la meglio. I rapporti non si sono mai logorati del tutto, anche se macchiati da alcuni episodi. Tant’è che di recente Casey Stoner ha fatto tappa al Ranch di Tavullia per trascorrere una giornata in compagnia dell’ex avversario.
Di Valentino ha sempre evidenziato la grande capacità di piegare i rivali psicologicamente. “È entrato nella testa dei suoi rivali, ha fatto giochi mentali e pensava che questo accadesse ancora quando litigava con Marc. Ma tutti conoscevano già i suoi trucchi e quello che è successo è che ha perso il controllo. È entrato in una guerra con Marc che non gli andava bene e poi è arrivata la Malesia. Marquez lo ha poi messo a dura prova, un po’ meritatamente, ma è stato Rossi a fare l’errore con la sua tattica“.
Probabilmente Valentino meritava di vincere il titolo nel 2015, ma non può che prendersela con se stesso per il mancato trionfo. “Se qualcuno guida aggressivamente, non penso che smetterà di farlo. Non puoi spaventare uno come Marc Marquez. Non poteva trovare nessuno sulla griglia della MotoGP che fosse un nemico peggiore con cui arrabbiarsi. È qualcuno che può batterti, qualcuno che può essere più veloce di te – ha concluso Casey Stoner -. Qualcuno che può potenzialmente portarti fuori da una gara o da un campionato“.
Foto: Instagram @valeyellow46
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