MotoGP, Ducati parte da favorita… ma tutto può cambiare
Ducati è la grande favorita anche nella stagione MotoGP 2025. Ma sia Marc Marquez che Gigi Dall'Igna invitano a tenere l'attenzione alta.

Il campionato MotoGP è alla ricerca di un degno rivale alle Ducati ufficiali. Pecco Bagnaia e Marc Marquez rischiano di monopolizzare la stagione 2025 se non ci saranno alternative valide alle Desmosedici GP25. Pertamina Enduro VR46 spera in Fabio Di Giannantonio affinché possa ritagliarsi qualche successo con la moto ufficiale, mentre Aprilia confida sul campione in carica Jorge Martin per scrivere una pagina di storia.
Ducati favorita ma…
La presentazione del team Ducati a Madonna di Campiglio ha suscitato già enorme attenzione, con numeri di visualizzazioni online da record. L’arrivo di Marc Marquez ha sicuramente fatto lievitare l’attenzione del pubblico da ogni parte del mondo, con il fuoriclasse che finalmente arriva nella squadra factory per riprovare a dare l’assalto al trono della MotoGP. Saranno proprio loro i grandi protagonisti del Motomondiale, che prenderà il via in Thailandia (28 febbraio – 2 marzo), considerando che l’anno scorso la Rossa di Borgo Panigale aveva un gap tecnico piuttosto sostanzioso e difficile da colmare nell’arco di un inverno.
In ogni caso i pronostici vanno presi sempre con le pinze, il confine tra successo e sconfitta è molto sottile e facile da oltrepassare in uno sport fortemente tecnologico come la MotoGP. E Marc Marquez ne è pienamente consapevole, nonostante approdi in sella alla GP25. Sin dalle prime battute ha sottolineato che sarà vietato rilassarsi o credere di aver già vinto. “Può essere pericoloso pensare che vinceremo il campionato ogni anno“. L’era d’oro della Ducati è iniziata nel 2019, con Andrea Dovizioso che ha provato a sgretolare il dominio della Honda di Marquez, dal 2022 è vincitrice indiscussa, prima con Bagnaia e infine con Martin.
Ducati, testa bassa e pedalare
Marc sa bene come le cose siano cambiate da un anno all’altro con la Honda. Fino al 2019 era il leader del Mondiale, dopo la prima gara del 2020 l’impero giapponese ha iniziato a scricchiolare fino a ritrovarsi fanalino di coda. Senza dimenticare che da quest’anno Ducati dovrà fare a meno del team Pramac Racing, finora una costola quasi vitale dell’organigramma rosso, passato alla Yamaha per forza di cose. D’altro canto ci sono differenze strutturali tra HRC e Ducati. “Gli ingegneri sono di altissimo livello, la differenza sta nella comunicazione e in Ducati lo fanno molto bene. In Ducati tutti sono sempre in contatto“.
Gli uomini del box Ducati sono sereni e aspettano il primo test MotoGP in Malesia per iniziare a fare una scrematura del nuovo materiale. Nonostante gli stili di guida diversi tra Pecco e Marc, i due piloti sembrano andare nella stessa direzione. Per adesso all’orizzonte non ci sono presagi di tempeste. “Le previsioni sono buone, ma sono sicuro che ci saranno momenti difficili che dovremo gestire“, ha spiegato Gigi Dall’Igna. “Penso che abbiamo fatto un buon lavoro durante l’inverno e avremo molto materiale da testare lì“. Ma dall’alto della sua lunga esperienza avverte: “Siamo tutti umani e tutti possiamo fallire. Quindi dovremo essere molto attenti a gestire un campionato che sarà lungo e sicuramente anche molto complicato“.
ARTICOLO PRECEDENTE
MotoGP: KTM Factory e Tech3, ecco le RC16 per la grande sfida 2025
ARTICOLO SUCCESSIVO
Superbike: pericolo scampato per Sofuoglu, clavicola solo incrinata
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.