MotoGP, novità Honda a Sepang: il nuovo corso di Romano Albesiano
Honda al lavoro sul nuovo prototipo RC213V nel test MotoGP di Sepang. L'impronta di Romano Albesiano è già visibile sull'aerodinamica.

Un anno dopo Yamaha, anche Honda si è aperta al Vecchio Continente e ha avviato un cambiamento nell’organigramma del reparto MotoGP. Romano Albesiano, primo europeo a ricoprire il ruolo di direttore tecnico in Honda, grande esperto di aerodinamica, ha il difficile compito di risollevare le sorti della RC213V. Un’impresa che richiederà ancora tempo, lavoro e pazienza prima di far sbocciare i suoi frutti. Dall’Aprilia è arrivato anche Aleix Espargaro, che ha già lasciato Sepang per prepararsi in vista dei prossimi test privati con HRC.
L’impronta di Albesiano
Joan Mir ha subito rimarcato il nuovo approccio di Albesiano all’interno dell’azienda: “Da quello che ho visto finora, lavora in modo molto metodico. Stabilisce una linea che deve essere seguita. Vuole chiarezza“. Luca Marini spera in un contatto più fluido con i vertici e gli altri tecnici giapponesi, sottolineando un inedito slancio nei cambiamenti del personale e nell’apertura di Honda. “È una brava persona e un grande ingegnere. Ecco di cosa ha bisogno Honda in questa situazione. Dobbiamo aiutarlo affinché impari il modo di fare giapponese e come comunicare con loro“.
A metà novembre regnava una certa delusione al termine del test MotoGP al Montmelò, poiché non avevano a disposizione una RC-V rivoluzionata dagli aggiornamenti. Era ancora la moto 2024 con qualche piccola novità di poco conto, in attesa della pausa invernale. Ora la situazione è cambiata, il prototipo di Sepang è diverso sotto molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda l’aerodinamica. Le ali anteriori sono cresciute di dimensioni e, di conseguenza, lo spoiler orizzontale è stato ridotto. Anche la forma delle pinne laterali è cambiata e c’è un elemento che colpisce in modo particolare: un pezzo di carenatura all’altezza dell’asse delle ruote anteriori che, fino ad ora, la Honda non aveva mai avuto. Piccoli passi in avanti che attendono conferma dai piloti ufficiali…
Le prime impressioni del rookie
Il rookie della MotoGP Somkiat Chantra ha ammesso le sue prime difficoltà con il dispositivo holeshot della Honda nel corso dello Shakedown. Per il pilota thailandese sono giorni ben diversi rispetto ai suoi colleghi di marca, dove dovrà prendere confidenza con la RC-V dopo il salto dalla Moto2. “Lo shakedown è stato buono. Avevamo la nuova moto“, ha detto Chantra. “La principale differenza tra Moto2 e MotoGP? Tanta elettronica, il dispositivo holeshot“.
La raccolta dati passerà soprattutto nelle mani di Marini, Mir e Zarco, con il debuttante focalizzato sull’apprendimento della RC-V, una moto molto fisica che richiederà tante preparazione atletica. Chantra ha provato a snocciolare già qualche dettaglio tecnico, coadiuvato dal suo amico e ora collaudatore Taka Nakagami. “Adesso abbiamo due moto. Il mio team non sta cercando di cambiare l’impostazione. Vogliono che conosca la moto e capisca come funziona, per poi tornare e dire com’è. Dopo il test di Barcellona avevo dolori, quindi ho lavorato sulla schiena e sul corpo… Il primo giorno è stato difficile ricordare tutto“.
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