7 Febbraio 2025

MotoGP, sorpresa Yamaha a Sepang: l’analisi di Meregalli e Borsoi

I commenti di Massimo Meregalli e Gino Borsoi dopo il test MotoGP a Sepang. Fabio Quartararo subito nelle prime posizioni di classifica.

MotoGP, Fabio Quartararo

Yamaha chiude il test MotoGP di Sepang con note sicuramente positive per la YZR-M1. Il prototipo di Iwata ha fatto registrare buone sensazioni e ha sicuramente ridotto il gap dalle principali avversarie, anche se per ora è difficile quantificare lo step in avanti. Fabio Quartararo risulta tra i più veloci anche nel terzo giorno di prove, parte del merito è da addebitare anche all’arrivo di Pramac.

Un raggio di sole nel box Yamaha

Una rondine non fa primavera, sicuramente. Il crono del ‘Diablo’ porta buon umore nel box Yamaha ed è uno sprono per continuare a persistere nella scalata ai vertici della MotoGP. Il passo gara registrato da Marc Marquez lascia intendere che le Ducati saranno ancora le protagoniste del prossimo Mondiale, ma la Casa di Iwata non può mollare la presa.

Massimo Meregalli, direttore sportivo Yamaha, fa il punto della situazione al termine del terzo giorno di test in Malesia. “Tutti i piloti factory hanno fatto il time attack. Sono soddisfatto non tanto della posizione, quanto del distacco che abbiamo ridotto rispetto all’anno scorso. Siamo arrivati prima, abbiamo potuto lavorare con un po’ di tranquillità e avevamo un buon set-up su cui lavorare. Aspettavamo oggi per capire il nostro livello e andiamo via da Sepang con un mezzo sorriso“.

L’evoluzione graduale della M1

S’intravede il lavoro svolto dai nuovi ingegneri, in primis Marco Nicotra, responsabile dell’aerodinamica, e Max Bartolini, neo direttore tecnico di scuola Ducati. Uno sviluppo lento ma progressivo, che agisce sui singoli settori della M1 per amalgamare al meglio l’intero pacchetto. Nel prossimo test MotoGP in Thailandia si attendono ulteriori conferme. “Non abbiamo stravolto niente, abbiamo continuato il lavoro di evoluzione intrapreso l’anno scorso su diverse aree – ha aggiunto Meregalli -. In questo test abbiamo ottenuto miglioramenti, abbiamo cominciato a lavorare con quattro piloti, anche i collaudatori ci hanno dato una mano. Poter confrontare linee diverse sicuramente dà un vantaggio, il rodaggio tra Monster Yamaha e Pramac è iniziato bene… Grazie anche a Max Bartolini abbiamo cambiato il modo di lavoro, lo scambio di informazioni tra Giappone ed Europa. Prima lo scambio di informazioni era a senso unico“.

L’analisi di Gino Borsoi

Il costruttore giapponese ha messo il vento in poppa anche grazie all’arrivo di Pramac Racing, che consente di avere due moto in più in griglia. Quindi una raccolta dati più corposa e completa. Il team manager Gino Borsoi racconta questa transizione ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Il cambio progetto verso la Yamaha non è stato facile, ma Yamaha ci ha aiutato molto, siamo arrivati con molte cose da provare, grandi idee. L’inverno è stato lungo ma anche molto produttivo. In questi giorni abbiamo avuto tutta la fabbrica nel box, non ti so dire il numero esatto, ma c’erano tutti“.

Il test a Sepang è solo un altro passo verso una collaborazione più forte con la Casa di Iwata. “Il sistema di lavoro si deve adattare alle esigenze di Yamaha, avevamo un approccio al weekend che cercheremo di migliorare con i modi di Yamaha. E’ stato un test molto positivo perché hanno portato molte cose che hanno funzionato, uno step c’è e si è visto. I piloti sono contenti del passo, ora noi dobbiamo concentrarci per migliorare il giro veloce“.

Jack Miller e Miguel Oliveira forse non potranno rimpiazzare i risultati storici di Jorge Martin nello scorso biennio, con il madrileno divenuto campione del mondo di MotoGP. Ma il passaggio in Yamaha richiede pazienza prima di ritornare a certi traguardi. “Jack e Miguel hanno due stili molto diversi, aiuteranno Yamaha a trovare quella strada dove tutti i piloti possono guidare. Ho un bel rapporto con entrambi – ha concluso Gino Borsoi -, l’ambiente mi piace molto“.

Foto Michelin Motorsport

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