Benelli e la sfida Superbike: il sogno infranto della Tornado Tre
La Benelli ha partecipato ad alcune gare del Mondiale Superbike ad inizio anni 2000. La rivedremo in futuro? Mai dire mai

Dopo il ritorno di Bimota in Superbike, ci potrebbe essere anche il ritorno di Benelli? Al momento è un’ipotesi fantasiosa ma mai dire mai. Il gruppo Qianjiang Motorcycle, proprietario del marchio, sta sviluppando un motore a quattro cilindri a V di grossa cilindrata. Sono stati depositati alcuni brevetti che rivelano questo sviluppo, alimentando le voci su un possibile ritorno di Benelli nel segmento delle supersportive. Questo motore potrebbe portare alla rinascita della Benelli Tornado in una versione da 1000 cc e pure ad un possibile ritorno in superbike ma questa volta da protagonista.
Benelli: oltre un secolo di storia
La storia di Benelli è un affascinante viaggio attraverso l’evoluzione del motociclismo italiano. Tutto iniziò nel 1911 a Pesaro, quando Teresa Boni Benelli, una vedova con sei figli, decise di avviare un’officina meccanica. Questo piccolo laboratorio gettò le basi per quella che sarebbe diventata una delle case motociclistiche più longeve d’Italia. I primi decenni furono caratterizzati da una forte passione per le corse e dalla ricerca continua di innovazioni tecniche. Benelli si distinse subito per la qualità delle sue moto e per i successi nelle competizioni, culminati con la vittoria nel Campionato del Mondo 250cc nel 1950. Questo periodo d’oro consolidò la reputazione di Benelli come marchio di eccellenza. Tuttavia, come molte aziende italiane, Benelli ha attraversato periodi di alti e bassi. Negli anni ’70, l’acquisizione da parte di Alejandro De Tomaso portò a una fase di rinnovamento, con la produzione di modelli iconici. Ma le difficoltà economiche non tardarono a farsi sentire.
Negli anni ’90 un nuovo raggio di sole grazie ad Andrea Merloni, un giovane appassionato di moto, figlio di Vittorio Merloni importante imprenditore nel settore degli elettrodomestici. Ingaggiò tecnici di altissimo livello e lanciò sul mercato modelli innovativi come la TNT e la Tornado Tre.
La breve parentesi nel Mondiale Superbike
La Tornado Tre era una moto sportiva prodotta sia in versione stradale che in versione da competizione. Disegnata da Adrian Morton, era dotata di un motore tre cilindri da 898 cc. Andrea Merloni sognava di vederla protagonista nel mondo delle competizioni ma non ebbe grande fortuna. Partecipò al Campionato Mondiale Superbike, con il pilota australiano Peter Goddard in alcune gare del 2001 e 2002. Il suo miglior risultato in gara è stato un 12esimo posto in gara 1 ad Oschersleben nel 2002. Purtroppo, la moto non si è rivelata competitiva in un campionato di altissimo livello. Il progetto Superbike naufragò ben presto anche se le Benelli continuarono a gareggiare a livello nazionale. Tra l’altro in quegli anni la casa marchigiana partecipò pure al Mondiale Endurance e ad al Tourist Trophy.
Dalla Cina con furore
L’impegno era notevole così come la passione ma le difficoltà economiche persistettero. Nel 2005, la svolta con l’acquisizione da parte del gruppo cinese Qianjiang Motorcycle. Questa nuova proprietà ha portato investimenti e una visione globale, pur mantenendo il cuore pulsante dell’azienda a Pesaro. Oggi, Benelli offre una gamma di moto moderne e competitive, spaziando dalle adventure tourer come la TRK 502 alle classiche come la Leoncino. La combinazione di design italiano e produzione internazionale ha permesso a Benelli di tornare protagonista.
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