Da pilota rock a visionario della Superbike: la leggenda di McLaughlin
Come nacque la Superbike: il sogno visionario di Steve McLaughlin. Il pilota, il genio ribelle, l'imprenditore con tante luci e qualche ombra

Sul suo casco aveva la scritta “Oh My My”, titolo di una canzone di Ringo Starr. Steve McLaughlin era un cowboy ed un pilota dall’animo rock. È stato a tutti gli effetti il pioniere della Superbike. La sua storia è poco conosciuta ma merita di essere raccontata.
Steve McLaughlin: gli esordi
Steve McLaughlin è nato a Pasadena, in California, il 13 settembre 1948. Aveva la velocità nel sangue. Suo nonno era un pilota automobilistico, mentre suo padre, John McLaughlin, fu un pilota di successo nelle corse nel deserto e vincitore del prestigioso Catalina Grand Prix. Fu proprio il padre a contribuire alla fondazione della American Federation of Motorcyclists (AFM), gettando le basi per il futuro del motociclismo negli Stati Uniti. Nonostante fosse cresciuto in un ambiente dominato dalle moto, inizialmente Steve non sembrava interessato alle corse. Tuttavia, a 15 anni, dopo aver avuto l’opportunità di guidare una Ducati 125cc da Gran Premio, si appassionò velocemente alle due ruote.
Divenne presto un nome di spicco nel mondo delle corse su strada, vincendo il titolo AFM 125cc da adolescente e guadagnandosi un posto tra i migliori talenti emergenti della scena AMA. Negli anni ’70, McLaughlin andò controcorrente, sfidando le moto da Gran Premio a due tempi con modelli di produzione. Il suo obbiettivo era creare una categoria riservata alle moto di serie o comunque derivate da queste. I semi Superbike stavano germogliando.
Superbike: la scommessa di McLaughlin
Inizialmente l’idea venne accolta con un certo scetticismo ma nel 1973 riuscì a convincere gli organizzatori dell’ AMA Roadrace Nationals ad inserire una gara di “Superbike Production” a supporto della “Laguna Seca AMA National” a Monterey, in California. Nel 1973 s’iniziò a parlare dunque di Superbike. Il suo spirito innovativo portò Steve McLaughlin ad intuire il potenziale di questa nuova categoria. In realtà in Australia c’era già la “Levi’s Superbike Series” in cui si utilizzavano motori Kawasaki a tre cilindri e due tempi derivati dalla serie, non dai prototipi ma era una serie diversa.
Il concetto di Superbike si sviluppò dunque, principalmente, negli Stati Uniti, trovando il supporto di figure chiave del settore. Nel 1976 l’AMA Superbike divenne una categoria ufficiale del motociclismo americano. Steve McLaughlin continuò comunque a gareggiare e vinse la prima storica gara di Superbike a Daytona nel 1976, trionfando su BMW dopo un duello serrato contro Reg Pridmore. Negli anni successivi, continuò a vincere con Kawasaki e Suzuki, contribuendo a rendere la Superbike una disciplina di livello mondiale.
La nascita del Mondiale Superbike
Dopo il successo della categoria negli Stati Uniti, McLaughlin voleva espandere l’idea a livello internazionale. Alla fine degli anni ’80, convinse la FIM a lanciare un campionato mondiale per le Superbike. Grazie ai suoi sforzi, nel 1988 nacque il Campionato Mondiale Superbike con la prima gara ufficiale tenutasi a Donington Park, nel Regno Unito, il 3 aprile.
Da McLaughlin a Flammini Group
McLaughlin aveva gettato le basi della Superbike a livello globale ma durante la stagione inaugurale la società neozelandese con cui aveva collaborato perse milioni in borsa e smise di pagare le fatture. McLaughlin, che aveva ceduto loro il 65% delle quote, si trovò in una posizione difficile e praticamente sparì dalla scena. Affermò di non essere mai stato direttamente responsabile per i mancati pagamenti ma comunque vendette le sue quote residue e si ritirò dall’organizzazione della Superbike. Al primo round 1989, di nuovo a Donington, la FIM restò con il cerino in mano e il Mondiale andò ad un soffio dalla chiusura. Ad evitare il disastro furono i fratelli Maurizio e Paolo Flammini, che da anni avevano valorizzato la Superbike in Italia e si fecero trovare pronti a cogliere l’occasione. Un’altra bella storia che racconteremo.
Che fine ha fatto Steve McLaughlin?
Negli anni ’90, McLaughlin contribuì alla crescita delle corse in Germania, organizzando eventi di livello mondiale. Nel 2004, venne inserito nella Motorcycle Hall of Fame, a riconoscimento del suo straordinario contributo allo sport.
Foto BMW Classic
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