BSB Ryde vs Bridewell: la definitiva consacrazione di Kyle Ryde
Kyle Ryde conquista il titolo 2024 del British Superbike in un epico finale a Brands Hatch: promessa di talento mantenuta dopo aver rischiato di smettere

Di questi tempi, sei anni or sono, Kyle Ryde sembrava non avere più alcun futuro nel motociclismo. Allora poco più che ventenne, per una serie di circostanze e di occasioni gettate alle ortiche passò dall’essere un potenziale “crack” del movimento motociclistico britannico al ritrovarsi ad un passo dall’appendere il casco al chiodo. Salvo poi ritrattare la propria tesi di pensiero (ri)cercando nuove fortune in madrepatria dove, tra alti e bassi, l’originario di Mansfield si è rilanciato. Fino a quella fantascientifica, intensa, entusiasmante ventesima tornata di Gara 3 a Brands Hatch, era riconosciuto come uno dei grandi incompiuti del circus del BSB. Con un ultimo giro, per 1 punto e 296 millesimi di secondo (!), la storia è cambiata e, se vogliamo, anche la carriera di Ryde. Non più soltanto un talento, ma soprattutto il nuovo Campione 2024 del British Superbike.
PROMESSA DEL MOTOCICLISMO BRITANNICO
Classe 1997, Kyle Ryde figura a tutti gli effetti come un veterano del motociclismo nonostante i (soli) 27 anni di età, gli ultimi 5 trascorsi nel BSB. Nel più competitivo e spettacolare campionato nazionale Superbike del pianeta ha trovato la sua dimensione. O meglio: il palcoscenico congeniale per metter in mostra il suo talento. Di fatto, salvando la propria carriera. “Quando si tocca il fondo, si può soltanto risalire”. Questo detto incarna alla perfezione quanto vissuto dal #77, uno che da giovanissimo aveva vinto tutto quello che c’era da vincere nel suo “giardino di casa” con i titoli britannici 125cc (2011), Superstock 600 (2014) e sfavillanti performance tra le Supersport (wild card mondiale a Donington Park con annesso podio compreso).
RISCHIO DI SMETTERE
Con i migliori presupposti si era pertanto presentato al via nel 2017 del Mondiale di categoria. Con i migliori presupposti e una bella chance: correre con il team Puccetti Racing Kawasaki, oltretutto con la nomea di “pupillo” di Jonathan Rea. Una grande possibilità, suo malgrado depauperata per varie vicissitudini. Vuoi per un problematico adattamento alla serie iridata, vuoi (a detta di molti) senza la “testa” e la mentalità per sfondare. Sta di fatto che l’anno seguente, con la coda tra le gambe, aveva fatto ritorno nel Regno Unito per correre nel BSB con una privatissima Yamaha del CF Motorsport. Quasi scontato dirlo, un’avventura conclusasi in un lampo.
IL RILANCIO DI KYLE RYDE
Senza futuro, Ryde aveva così scommesso sul British GP2, la Moto2 d’oltremanica che corre in abbinamento con le Supersport. Con un’unica missione: vincere, rilanciando le proprie quotazioni di carriera. Un bersaglio centrato, dominando la stagione 2019 in sella ad una Kalex, attirando su di sé l’attenzione del team Buildbase Suzuki. Al netto di una GSX-R 1000 dal comportamento imprevedibile (sicuramente la moto non più performante e facile del lotto, spesso e malvolentieri alle prese con tanti problemi tecnici), alla prima stagione a tempo pieno nel BSB KR77 si affermò nel complesso come miglior pilota Suzuki. Non da meno, balzando addirittura alle cronache per una clamorosa doppietta sul layout ‘National’ di Silverstone.
L’ESPLOSIONE
La crisi tecnica di Suzuki lo spinse a sposare la causa OMG Racing, squadra in quel momento privata ma decisamente ambiziosa. Un 2021 di transizione con una BMW M 1000 RR, giocandosi tutto al passaggio ad una Yamaha R1 competitiva, congeniale al suo stile di guida. Archiviato un biennio in costante ascesa (6° nel 2022, 3° nel 2023), quest’anno è letteralmente esploso sul piano agonistico. Stavolta con supporto diretto Yamaha UK, sotto le insegne OMG GRILLA Racing. Ci ha messo un po’ a carburare, ma da metà stagione in avanti Ryde ha cambiato passo. Lasciando le briciole agli avversari: 9 vittorie (e 9 podi) in 32 gare, 8 delle quali ottenute nelle conclusive 12 manche. L’ultima, la più importante del suo 2024 e verosimilmente della sua intera carriera, domenica a Brands Hatch. Alla resa dei conti Ryde ha tenuto i nervi saldi, non ha perso la testa. Rispondendo colpo-su-colpo agli attacchi di un pilota affermato del calibro di Tommy Bridewell.
KYLE RYDE SOGNA IL BIS NEL 2025
Questo titolo se l’è dovuto sudare, faticando forse più del dovuto, ma senza dubbio se lo può godere a pieno merito. Oggi Kyle Ryde è campione in tutto e per tutto, ha reagito alle difficoltà del recente passato, al miglior Tommy Bridewell di sempre, entrando a tutti gli effetti nell’olimpo del BSB. Il coronamento di un sogno per KR77, il quale può guardare al futuro con serenità. D’altronde, per chi ha rischiato di toccare il fondo sotto il profilo prettamente sportivo e professionale, la strada adesso è in discesa. Nel 2025, con i medesimi colori, ci riproverà (rinnovo annunciato ancor prima della super finale di Brands Hatch…). Come svelato in anteprima dal diretto interessato nel post-Gara 3 di Brands Hatch, con il tanto bramato #1 in bella vista sul cupolino della propria OMG Yamaha R1. Promessa di talento mantenuta!
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