Benvenuta Sportbike: perché la nuova classe promette bene

Negli ultimi anni tanti rimpiangevano la cara vecchia Superstock 600, categoria che tra il 2005 ed il 2015 ha lanciato tantissimi piloti, protagonisti poi in Superbike o nel Motomondiale. Toprak Razgalioglu vinse l’Europeo Superstock 600nel 2015 e quello stesso anno brillò pure Augusto Fernández. Arrivano dalla STK600 Loriz Baz, Florian Marino, Michael van der Mark, ha corso in quella classe Sam Lowes e tantissimi altri. Innumerevoli anche gli italiani: Franco Morbidelli, Nicolò Canepa, Danilo Petrucci, Davide Giugliano, Micheal Rinaldi, Christian Gamarino, Claudio Corti, il compianto Andrea Antonelli e molti altri.

La Supersport 300 non si è rivelata una classe entry level altrettanto valida per i giovani che ambivano ad un futuro in Superbike o nel Motomondiale. Ora sta prendendo piede la Sportbike che in teoria dovrebbe avere una filosofia simile alla Superstock 600. Ormai è presente in quasi tutti i principali campionati nazionali: dal BSB all’ IDM. In Italia è stata introdotta dal MES. Nel 2025 sarà presente anche al CIV al posto della 300 e nel 2026 subentrerà alla Supersport 300 nel Mondiale. Si corre principalmente con le Aprilia RS 660, le Yamaha YZF-R7, le Kawasaki ZX4RR, le Suzuki GSX-R 750 e le Triumph Street Triple 765 RS. Il regolamenti tecnici saranno armonizzati e adattati ai regolamenti dei campionati iridati.

L’introduzione della Sportbike è un segnale positivo per l’intero movimento motociclistico. Questa nuova classe non solo offrirà maggiore spettacolo per gli appassionati, ma darà anche nuove opportunità a piloti e team di emergere in un contesto competitivo altamente qualificato. Appare come una categoria estremamente formativa per i piloti, come lo era appunto la Superstock 600. Il salto alle classi superiori non sarà netto come ora che i giovani piloti passano spesso da una 300 ad una 1000. La Sportbike promette di essere molto più di una nuova categoria ma un importante trampolino di lancio per tutti quei giovani che sognano la Superbike.

Foto Dani Guazzetti

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