14 Aprile 2025

Superbike, Andrea Locatelli oltre le avversità: il lungo viaggio verso il successo

Dai podi in Moto3 alle sfide in Moto2, dal trionfo in Supersport alla consacrazione in Superbike: Andrea Locatelli, simbolo di perseveranza

Andrea Locatelli, Superbike

La carriera di Andrea Locatelli, nato ad Alzano Lombardo il 16 ottobre 1996, è un esempio di tenacia e incrollabile fiducia in sé stessi. Qualità troppo spesso proclamate ma in realtà rare, che permettono a pochi di attraversare su due ruote la nebbia delle delusioni addensatasi lungo il cammino, rendendo tangibile l’orizzonte del successo. Dalla Moto3, in cui conquista due podi, alle difficoltà in Moto2; dal mondiale del riscatto in Supersport, fino all’affermazione in Superbike. Il percorso del numero 55 è, ironia della sorte, per certi versi simile a quello di Nicolò Bulega, da cui nella recente Gara 2 di Assen ha ricevuto in regalo, con l’aiuto della narcolettica Ducati, il testimone della vittoria.

Le prime gare

È nei campionati italiani che il talento di Andrea Locatelli inizia a farsi notare. Nel 2011 vince il trofeo Moriwaki 250, l’anno successivo conquista il Trofeo Honda NSF250R. Sempre nel 2012 sale sul gradino più alto del podio a Imola e chiude quarto nel CIV Moto3, che conquista l’anno successivo con il team Mahindra Racing. 

L’esordio nel motomondiale

I risultati nel CIV gli aprono le porte del campionato mondiale Moto3. Già nel 2013 Andrea si guadagna una wild card per esordire nel motomondiale in occasione del GP d’Italia, che conclude al 22º posto. Esperienza bissata nel GP di San Marino, dove però – anche in questo caso – il giovane pilota non riesce a entrare in zona punti. Nel 2014 la prima stagione completa nel motomondiale. Il San Carlo Team Italia gli affida la Mahindra MGP3O, affiancandolo a Matteo Ferrari. Tuttavia, le alte aspettative si scontrano con l’inesperienza di Andrea e una moto non performante. I risultati sono impietosi: zero punti in sedici gare e il diciassettesimo posto di Assen come miglior piazzamento stagionale.

Nel 2015 Locatelli sposa il progetto del team Gresini, insieme al giovane e promettente compagno di squadra Enea Bastianini. Dopo un buon settimo posto a Brno, il nono posto del Sachsenring e diversi piazzamenti, una frattura al coccige costringe il pilota lombardo a saltare i GP di San Marino, Aragona e Malesia. La ventesima posizione nella classifica finale, con trentatré punti all’attivo, lascia l’amaro in bocca. Il riscatto avviene nel 2016, il miglior anno di Locatelli con i prototipi da competizione: due secondi posti (Germania e Australia) gli valgono il nono posto finale e l’approdo in Moto2.

Moto2: i risultati che non arrivano e l’addio ai GP

Il passaggio nella categoria di mezzo si rivela più complicato del previsto. In sella alla Kalex del team Italtrans Racing, Locatelli fatica a trovare la costanza e i risultati sperati. Il sesto posto di Assen del 2019 è il migliore del triennio in Moto2, ben lontano dalle aspettative. Nonostante l’impegno e la professionalità, l’esperienza con i prototipi si conclude in un vortice di delusione e incertezza sul futuro.

Il riscatto: campione del mondo all’esordio in Supersport

Il 2020 segna una svolta nella carriera di Andrea Locatelli. Il passaggio alle derivate di serie nel campionato del mondo Supersport, con il team Bardahl Evan Bros., sembra (e forse lo è) una scelta di ripiego, ma anche un’inaspettata e concreta occasione di rivalsa. In sella alla Yamaha R6, Locatelli incarna il principio secondo cui dalle crisi possono spalancarsi inaspettate opportunità: domina la stagione in modo inesorabile, conquistando i primi 9 GP e 12 vittorie su 15 gare in totale. Una superiorità netta, che permette ad Andrea di laurearsi campione del mondo Supersport con due weekend di gare d’anticipo.

L’attesa per la prima vittoria in Superbike

Il titolo in Supersport apre a Locatelli le porte della Superbike, con un posto nel team ufficiale Yamaha. Già nella sua stagione d’esordio, Andrea dimostra di sapersi adattare bene alla nuova moto e alla competitività del campionato, conquistando quattro podi e chiudendo la stagione al quarto posto in classifica generale. Un risultato che certifica il completamento del personale riscatto.

Le successive stagioni in Superbike lo vedono confermarsi come uno dei piloti di punta del campionato. Nel 2022 ottiene altri due podi, concludendo quinto in classifica; nel 2023 i podi salgono ad otto, e gli valgono il quarto posto finale. Anche la stagione 2024, pur essendo più impegnativa per la Yamaha, lo vede conquistare quattro piazzamenti sul podio. Manca solo la vittoria, agognata, cercata, inseguita, ma mai raggiunta. Fino a domenica 13 aprile 2025.

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