Luca Bernardi verso la MotoE “Sono molto curioso, perché non provare?”
Luca Bernardi commenta la nuova sfida 2025, il debutto in MotoE. Come valuta poi il suo 2024 tra CIV e EWC? L'intervista

Una nuova sfida nel 2025. Luca Bernardi, 23enne pilota sammarinese, è il secondo nome Aruba Cloud per il prossimo Mondiale MotoE, alla scoperta quindi della Ducati V21L elettrica. Oltre che di un ambiente mai visto: esperienza mondiale ne ha, ma solo nel WorldSBK e nell’Endurance, l’anno prossimo invece conoscerà quello del Motomondiale. Un programma che spera di incastrare anche col CIV Superbike (con cui ci saranno però due round sovrapposti) e col FIM EWC, disputati quest’anno con le Aprilia del Team Nuova M2 Racing/Revo Racing e del Team Aviobike by M2 Revo. Al momento è ancora tutto da definire, anche se il due volte campione italiano (SSP300 nel 2017, SSP600 nel 2020) non nasconde la speranza di poter continuare con lo stesso marchio e la stessa squadra.
Luca Bernardi, nel 2025 la nuova sfida in MotoE. Com’è arrivato l’accordo?
Qualche settimana fa mi ha contattato Serafino Foti, dicendomi che c’era la possibilità di farmi correre in MotoE. È successo tutto molto velocemente, nel giro di 2-3 settimane! Ho firmato il giorno prima dell’annuncio. Sono contento di essere parte del team Aruba Cloud e spero di poter fare una stagione in crescita.
C’è tanto scetticismo sulle moto elettriche, quindi anche sulla MotoE. Tu cosa ne pensi?
Devo dire che all’inizio non ero tanto convinto. Alla fine, guardando un po’ le gare e tutto, è sempre una moto! Ho parlato anche con altri piloti e tutti mi hanno detto che è bella, quindi perché non provare? Sono molto curioso, non so cosa aspettarmi ma alla fine ha sempre due ruote, cambia solo il fatto che non fa rumore.
Ritrovi un palcoscenico Mondiale, anche se diverso.
Esatto. C’è tanta visibilità, sei nel paddock della MotoGP, in cui non ho mai corso prima, e sono molto curioso di vedere com’è. Sarà tutto nuovo per me: la squadra, la moto, le gomme, l’ambiente, le gare più brevi, tutto. I circuiti invece li conosco tutti tranne il Red Bull Ring.
Come ci si prepara per questa nuova sfida, in attesa dei primi test?
Al momento continuo come sempre. Alla fine parliamo sempre di una moto, poi magari dopo il primo test capirò se devo cambiare qualcosa. So che la moto sarà più pesante: io ho già corso con moto pesanti, ad esempio quella da Endurance, anche se non così tanto. Sicuramente dovrò cambiare lo stile di guida.
Oltre alla MotoE, quali sono i programmi CIV ed EWC?
Dobbiamo ancora definire un po’ il tutto. A me piacerebbe continuare con Aprilia sia nell’Italiano Superbike che nel Mondiale Endurance. Mi sono trovato bene sia con la Aprilia che con la squadra, quindi mi piacerebbe molto continuare con loro. Ho visto però che nel CIV ci sono due sovrapposizioni con la MotoE… Se si riesce a trovare un accordo, stiamo parlando per questo, vedremo.
Come valuti la tua stagione 2024?
Nel CIV non sono pienamente soddisfatto. Ho fatto 4° in campionato e non era il mio obiettivo. Ho fatto un po’ di errorini durante l’anno, un po’ di cadute, e non sono stato costante. Si poteva lavorare un po’ meglio, ma è andata così. Sono invece contento dell’Endurance, abbiamo vinto la 8 Ore di Spa e siamo stati competitivi per tutto l’anno. Anche se nelle 24 Ore invece è stato più difficile, può sempre succedere di tutto: alla prima gara ci siamo ritirati all’ultimo minuto, al Bol D’Or invece abbiamo rotto il motore alla 19^ ora. Un vero peccato perché all’ultima gara ci stavamo giocando un posto nei primi 3 della Superstock, invece abbiamo chiuso settimi.
A stagione conclusa hai un po’ staccato o ti alleni sempre a pieno regime?
Non proprio a pieno regime, però non ho mai staccato davvero. Penso di farlo un po’ per le feste, farò un po’ di pausa, ma al momento mi sto allenando ancora.
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