MotoGP, Pedro Acosta e la situazione KTM: “Ai piloti non piace”
Acosta non riesce a lottare per le posizioni top e chiede uno sforzo in più a KTM: "Non vorrei restare così a lungo..."

Non un grande weekend per la KTM in Argentina. Nella gara MotoGP di domenica il team factory ha piazzato Brad Binder settimo e Pedro Acosta ottavo (era nono prima della squalifica di Ai Ogura). Peggio è andata al team Tech3 con Maverick Vinales dodicesimo ed Enea Bastianini diciassettesimo (era caduto per colpa di Raul Fernandez). La RC16 non è stata particolarmente competitiva a Termas de Rio Hondo, vedremo se ad Austin la situazione sarà migliore.
MotoGP Argentina, Gara: il bilancio di Pedro Acosta
Anche se non è arrivato il risultato sperato, Acosta ha comunque visto dei miglioramenti in confronto a sabato e ha potuto guidare la RC16 in una maniera che va più incontro alle sue esigenze: “Meglio dello sprint. Almeno la moto funzionava – ha detto a Motosan.es – mi sentivo piuttosto bene. Dobbiamo almeno capire perché la nostra moto cambia così tanto da una sessione all’altra, da un giorno all’altro. Ma almeno la moto sembrava una moto. Aveva più o meno trazione, più o meno c’eravamo, con i nostri alti e bassi, ma più o meno stavamo facendo una gara decente. Poi vedi altri piloti, per esempio Di Giannantonio, che era con noi e stava andando molto veloce alla fine. Ma almeno sono contento che non sia andata così male come sabato“.
Il due volte campione del mondo ha sottolineato che continua ad esserci un problema di surriscaldamento sulla sua RC16 e che questo inevitabilmente condiziona: “Brad e io abbiamo lo stesso problema durante la gara. Alla fine la mia gomma anteriore si è surriscaldata. Dobbiamo capire perché si scalda così tanto. La mia pressione è salita, la mia temperatura è salita, e allora mi sono staccato dal gruppo. Così la gomma si è raffreddata, poi ho superato Mir, ho superato Ogura, mi stavo avvicinando a Di Giannantonio e agli altri. Poi ho avuto un problema esterno alla moto ed è stato un po’ difficile. Ma abbiamo finito la gara e questa era la cosa importante. Abbiamo delle informazioni e sono contento, perché almeno la moto è migliorata rispetto a sabato“.
KTM deve migliorare al più presto
In generale, la situazione in casa KTM non è piacevole né per Acosta né per i suoi colleghi di marchio: “Non piace né a me, né a Brad, né a Maverick, né a Enea. Binder ha vinto un campionato del mondo Moto3 e ha lottato per due campionati del mondo Moto2, Vinales ha vinto un campionato del mondo Moto3 e ha lottato per un campionato del mondo MotoGP, Bastianini ha vinto molte gare l’anno scorso e ha vinto un campionato del mondo Moto2. Non ci piace vederci così, questo è chiaro. Nemmeno ai capi piace. Ovviamente non vorrei restare così a lungo. Quindi ora dobbiamo spingere“.
Pedro, come gli altri piloti, chiede una reazione immediata da parte di KTM. Sono tutti nomi di ottimo livello e, giustamente, vogliono una RC16 all’altezza del loro talento. La casa di Mattighofen deve fare qualcosa in più per avvicinarsi alla Ducati. Nel mondiale costruttori MotoGP ha davanti anche Honda e Aprilia. Da Austin andrà meglio? Lo scopriremo nel weekend 28-30 marzo.
Foto: Rob Gray (Polarity Photo)/KTM Racing
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