5 Settembre 2024

MotoGP: Pirelli fornitore unico dal 2027? “Mai dire mai”

Sfida fra gommisti in MotoGP per la fornitura dal 2027 in avanti: Pirelli vuole prendersi tutto il Motomondiale. L'intervista all'ing. Giorgio Barbier

Giorgio Barbier, Pirelli

Chi sarà il fornitore unico di gomme della MotoGP 3.0, quella che vedremo in pista dal 2027 con motori di cilindrata ridotta a 850cc, invece dei 1000 attuali? L’attuale contratto con Michelin scade a fine ’26 e il responsabile Piero Taramasso ha annunciato che l’azienda francese sta negoziando un’estensione di ulteriori due anni (2027-28) con il promoter Dorna Sport. Ma Pirelli è alla finestra: dopo aver rimesso piede nel Motomondiale quest’anno come monogommista di Moto2 e Moto3, sostituendo Dunlop, il gigante milanese aspira a prendersi tutto il pacchetto. Pirelli è impegnata in Formula 1 dal 2011, quindi ha un rapporto estremamente consolidato con Liberty Media, che di recente ha acquisito l’86% di Dorna Sport. Questo potrebbe rivelarsi un asso nella manica per chi vuole subentrare. “Mai dire mai” ci dice Giorgio Barbier, numero uno della divisione Moto della multinazionale milanese.

Nel 27 ci saranno cambiamenti regalamentari studiati per rendere le moto meno veloci e più adattabili alle esigenze di sicurezza dei circuiti” spiega l’ingegnere Barbier. “Ipotizziamo uno sconvolgimento delle prestazioni attuali, quindi lo pneumatico dovrà essere adattato a queste MotoGP di nuova generazione. Questo potrebbe essere il momento giusto per fare un cambio di fornitore. Ma, al contrario, andare in continuità permetterebbe a Costruttori e Team di conoscere bene le gomme che equipaggeranno veicoli di nuova concezione. E’ una decisione che spetta a Dorna e alla Msma (i costruttori da corsa, ndr) decidere quale strada intraprendere. Lato nostro, mai dire mai. Questa è una fase in cui bisogna prendere delle decisioni per partire a lavorare in un certo modo. Con un piano regolamentare ben chiaro, possiamo pensare a cosa potrebbe servire per le MotoGP di domani.”

Quando verrà presa una decisione?

“Rispetto al contratto in scadenza, potrei ipotizzare un anno e mezzo prima. Quindi siamo vicini ad una decisione che, appunto, spetta a Dorna, alla Federmoto Internazionale e ai Costruttori.”

C’è già un tender in corso, cioè una gara d’appalto?

No. Se fare un tender e quando annunciare il fornitore sono decisioni che spettano al promoter, che ovviamente le concerterà con le altre entità coinvolte. Pirelli è alla finestra e disponibile a parlarne.”

Pirelli è in F1 dal 2011 dove è sia fornitore tecnico che partner commerciale di Liberty. Questo è l’asso nella manica?

“Ai promotori del Motorsport di oggi serve un fornitore di pnumatici che non garantisca soltanto un servizio tecnico ma che sia anche un partner a tutto tondo. In Superbike Pirelli è fornitore unico dal 2004 e abbiamo svolto questo ruolo con due promoter differenti (Flammini Infront fino al 2012, e successivamente con Dorna, ndr), in F1 lo stiamo facendo con Liberty Media. C’è una relazione ottima, perchè non diamo solo risposte dal punto di vista tecnico-prestazionale, ma anche sul fronte dell’attivazione, del marketing. Quando possiamo aiutare lo sviluppo di campionato, Pirelli c’è. Pensate alla Superbike: è stata introdotta la Superpole Race e abbiamo dato massimo supporto. Facciamo in modo che l’elemento pneumatico vada incontro e realizzi le idee del promotore. Se Liberty guardasse al partner giusto per gli pneumatici, con noi sa di avere un certo tipo di esperienza. Ci sono tanti fattori che entrano in ballo, anche di natura prettamente economica. Bisognerà vedere come Liberty vorrà interpretare la MotoGP del futuro.”

La tecnologia Pirelli in F1 potrebbe servire sul fronte MotoGP?

Nelle ultime stagioni diversi Costruttori e Team di MotoGP hanno ingaggiato figure tecniche con esperienza di F1, ottenendo un trasferimento di esperienze molto utile. Le gomme F1 differiscono tanto da quelle da moto: aree d’appoggio e modalità di lavoro sono molto differenti. Però ci sono aree comuni: posso citare la conoscenza dei materiali e la dinamica del veicolo. Abbiamo un gigantesco bagaglio di esperienze esperienze che potrebbero essere utili.

Vi siete fatti un’idea sull’impatto che le nuove regole 2027 potrebbero avere sulle prestazioni delle nuove MotoGP?

“A livello teorico le modalità messe in campo per arrivare alla riduzione di performance hanno un senso. Bisognerà vedere come saranno interpretate dai Costruttori per valutare quale tipo di impatto ci sarà nell’area pneumatici. Conosciamo a fondo il motorsport e sappiamo bene che i progettisti cercheranno più velocemente possibile di recuperare la perdita di performance. Non so se fra 4-5 anni le MotoGP andranno come le attuali. Se dovranno andare più piano, di quanto parliamo? Rallentare di 2-3 secondi significherebbe entrare nel piano prestazionale delle attuali Superbike. Se anche fosse, non credo che sarebbe possibile adottare lo stesso prodotto. Serviranno studi approfonditi, e partire insieme alla progettazione della MotoGP 850 ci permetterebbe di capire bene quali esigenze ci saranno.”

In Superbike Pirelli fornisce gomme che sono disponibili sul mercato: è un modello esportabile in MotoGP?

Sono mondi molto diversi. La MotoGP è molto più estrema di qualunque moto di derivazione stradale, per cui entrano in campo logiche differenti. In Moto2 e Moto3 riusciamo a fornire gomme di larga produzione e derivazione stradale, come in Superbike. La MotoGP però è un animale molto diverso e cosa diventerà domani ancora non è noto. Bisognerà partire da una prototipizzazione per capire fin

dove possiamo spingersi, quali sono le esigenze. Solo dopo potremmo capire se c’è spazio per lasciare la strada dalla prototipizzazione, in questo momento è prematuro.

Come sta andando il monogomma Pirelli in Moto2 e Moto3?

E’ un ambito che non conoscevamo. In entrambe le categorie corrono moto prototipo, nella piccola cilindrata abbiamo solo Honda e KTM mentre in Moto2 abbiamo trovato telaisti che interpretano il motore Triumph. Sono relazioni molto diverse da quelle maturate in Superbike, dove ci interfacciamo direttamente con grandi Costruttori e squadre ufficiali. Per lustri sono state usate gomme (Dunlop, ndr) tecnologicamente molto diverse dalle nostre, ci dovevamo fare un’idea su come funzionasse. Ci stiamo facendo le ossa GP dopo GP. Sono stupito dai risultati eclatanti della Moto3, che usa gomme che conoscevamo in minima parte, avendole fornite solo nel BSB e nel campionato giapponese.”

E invece in Moto2?

“Siamo partiti molto conservativi, dovendo far fronte alla richiesta di utilizzo del cerchio anteriore da 3,75 (pollici, ndr) ben noto alle squadre, dovendo per forza usare la misura 125/70 anteriore, che in Superbike è progettata per il cerchio da 3,50. Dietro abbiamo dovuto utilizzare la posteriore 200/65 che è una misura un pò grande per la Moto2. Temevo sorgessero problemi di maneggevolezza, ma non c’è stato. Siamo partiti con mescole abbastanza dure rispetto alla Superbike, ma anche in Moto2 i record stanno cadendo uno ad uno. Siamo decisamente soddisfatti.”

Quali sono le prossime sfide?

Bisogna capire dove portare l’evoluzione. Posso già anticipare che in Moto2 andremo sul cerchione anteriore da 3,5, per cui rimetteremo i nostri set nella condizione migliore d’esercizio. Sul posteriore lavoreremo sulle mescole, in modo da dare più alternative ai piloti.”

Ci sono state criticità?

In Moto2 i telai attuali sono progettati per gomme differenti, inoltre i team non erano abituati ad una gestione dello pneumatico così accurata, anche in fase di preriscaldamento. L’anno prossimo i telaisti avranno più dati per adattare la progettazione al nostro prodotto. Ad inizio stagione pareva che i Boscoscuro fossero più duttili nell’adattamento alle Pirelli, ma adesso anche Kalex lavorando durante la stagione ha equilibrato le cose. Nel 2025 vedremo il potenziale.”

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